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Referenze > Contemporary > Hotel Is Arenas, Sardinia - Italy

Nel cuore di Taormina, abbarbicato su una vetta a strapiombo sul mare e delimitato su un lato dall’antica Torre dell’Orologio, un hotel storico, che segnò gli anni d’oro della Belle Époquesiciliana, dopo oltre 40 anni di silenzio si prepara a riaprire le porte al pubblico nelle ritrovate vesti di storica magnificenza. 

Il Metropole, settecentesco palazzo di Corso Umberto, porta alle spalle una storia lunga e densa di vicende in cui realtà e leggenda si fondono tramutandosi in mitologia. 

Nell’Ottocento, l’hotel rappresentò uno dei crocevia più rilevanti e grandiosi della realtà aristocratica siciliana, destinato a ospitare, più che alloggiare, visitatori che giungevano da tutto il mondo. Divenne dimora di letterati e studiosi e fino a tutta la prima metà del Novecento fu uno degli alberghi di maggior fascino che, spinto da un istinto vagamente snob, rimaneva chiuso nel mese di agosto. 

L' archeologo Biagio de Spuches scelse l’hotel quale sede della sua collezione privata. Lo corredò di pezzi unici, tra cui alcune colonne del Teatro Greco, oggi visibili sia nei due portali di corso Umberto che all' interno. 

Lo stesso archeologo de Spuches, riuscì a integrare la propria collezione con un antico anello d’oro che, agli inizi del Settecento, era stato ritrovato nella chiesa di San Pancrazio, dove un tempo sorgeva il tempio di Giove Serapide. L´iscrizione in esso contenuta ne attribuirebbe la proprietà al sacerdote che sovrintendeva ai riti del tempio. Dopo de Spuches, se ne persero le tracce e la leggenda popolare lo vuole ancora oggi sepolto nel pavimento del palazzo.

Nei primi del Novecento, l’hotel acquisì il nome attuale, Metropole, e lo mantenne fino al 1971, anno in cui il lento declino legato a contese di proprietà e successioni ereditarie ebbe inizio e le sue fastose luci si spensero definitivamente.

Da allora, il palazzo è rimasto fermo a uno stato di abbandono e degrado, perdurato fino a quando la Famiglia Corvaia, della società Metropol, attuale proprietaria dello stabile, spinta da un intento di riqualifica e in stretta collaborazione con la soprintendenza, ha deciso di restituire un vero e proprio pezzo di storia a Taormina e ha dato inizio a un colossale intervento di ristrutturazione.

Le imponenti opere hanno saputo risaltare gli elementi architettonici originari e riportare alla luce non solo pezzi di ineguagliabile valore - come il marmo bicolore della scalinata d’ingresso, gli intonaci, le altezze dei soffitti, gli antichi elementi decorativi – ma anche l’ aurea leggendaria e mitologica di cui questo luogo è carico. 

Il 25 giugno 2010, data prevista per l’evento inaugurale, Metropole Maison d’Hôtes, riaprirà in veste di cinque stelle lusso con sole 23 suite sospese tra cielo e mare, tutte diverse tra loro per scelta di arredi e dimensioni. Tra i servizi un hammam; una suggestiva spa; una piscina all’aperto a strapiombo sul mare; un giardino d’inverno e una straordinaria libreria che raccoglie antichi testi e classici della letteratura siciliana. I ristoranti offriranno le più raffinate selezioni culinarie.

L’intenzione – spiega l’architetto Giuseppe Corvaia - è quella di dare vita a un progetto che divenga pura espressione del più elevato concetto di lusso e allo stesso tempo restituire alla città un pezzo della sua storia”.

Gli interni, che sapientemente mixano elementi ultra-contemporanei e richiami all’antico, danno la sensazione di essere ospitati nel palazzo di una nobile famiglia etraggono ispirazione tangibile dalla leggendaria magnificenza del luogo. 

Le vesti contemporanee appaiono tanto glamour e affascinanti quanto quelle classiche. Atmosfere straordinariamente raffinate, alti soffitti a volta, arredi preziosi composti di marmi, cristalli, morbide nuances, fini tessuti. 

Gli esterni, restituiscono al paesaggio le vesti ottocentesche della struttura, con un intonaco in malta naturale color terra di Siena che mette in evidenza gli elementi decorativi in pietra.

Anche il roof-garden in ghisa è stato recuperato e riportato agli antichi splendori di quando il Kaiser Guglielmo II vi si recava a prendere il te, com’è testimoniato dalle lettere inviate alla figlia.

Non a caso Guy de Maupassantnel 1885 scrisse: “Se qualcuno dovesse passare un solo giorno in Sicilia e chiedesse cosa bisogna vedere, risponderei senza esitazione: Taormina.”.

Oggi, ilnuovo Metropole attende di dare il benvenuto ai propri ospiti che, immersi nello splendore di Taormina, rivivranno la bellezza e lo charm di un luogo antico e mitico.




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